VENEZIA FABRICA FUTURA - Un laboratorio eco-critico

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VENEZIA FABRICA FUTURA

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Un laboratorio eco-critico di una Venezia contemporanea proiettata nel futuro.

Fabrica Research Centre approda al Complesso dell’Ospedaletto di Venezia con un laboratorio di ricerca eco-critica sulla città lagunare e il suo complesso ecosistema. Il laboratorio »Venezia Fabrica Futura« esplora futuri alternativi già presenti in laguna e propone una riflessione su ecologie di co-esistenza locali in un’epoca segnata da crisi politiche, economiche e ambientali a livello globale.

Durante i prossimi mesi, un gruppo di giovani ricercatori/ricercatrici internazionali in residenza a Fabrica propone progetti di ricerca multimediale, tra cui videogiochi interattivi; bio-fabbricazioni con mitili della laguna; esplorazioni gustative; erbari sperimentali dedicati alla flora subacquea e rielaborazioni sonore dei dati del moto ondoso e dell’inquinamento dei canali veneziani.

Programma

Inaugurazione: 19 Maggio 2023

—Guest lecture Nina Canell alle 19:00

—Concerto di Furtherset alle 21:00

Art—Night: 17 Giugno 2023

—14:00: Laboratorio creativo e meditazione collettiva con Sara Bonaventura, artista visiva.

—20:00: »Ginestra«, concerto di Ava Rasti, compositrice, pianista e bassista iraniana.

—21:00: »Obsession«, concerto di Camille Rieu-Camilleri, artista multidisciplinare francese attualmente in residenza a Fabrica.

Degustazione di gelato vegano con spirulina Algavenice prodotto da Dassie, Treviso.

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Asuka Akagawa

(he/him) (1998, Giappone) ● IG WEB

Asuka Akagawa è un artista interdisciplinare, compositore, chitarrista e ricercatore. Il suo lavoro porta in superficie questioni sociali fondamentali attraverso approcci alternativi ed utilizzando principalmente il suono come principale mezzo espressivo.

Attraverso l’installazione sonora »No, amaro è il tormento«, l’artista intende rappresentare le preoccupazioni legate all’inquinamento delle acque e all’inquinamento acustico subacqueo.

Grazie ad un sistema sonoro quadrifonico, l’installazione cerca di esprimere metaforicamente l’inquinamento fisico e sonoro causato dalle attività antropiche nell’ecosistema lagunare. Il processo si sviluppa attraverso la registrazione del suono subacqueo mediante un idrofono e lo sviluppo di un algoritmo generativo che utilizza i dati sul traffico dei motoscafi.

Riccardo Androni

(he/him) (1996, Italia) ● IG

Sensibile alla morte e alla caducità del reale, curioso e attratto dall’ignoto, indaga la fragile e misteriosa natura umana.

Riccardo Androni ha studiato fotografia alla LABA, a Firenze e frequentato un master di I livello in MOVIES - Moving Images Arts allo IUAV, a Venezia. Attualmente è iscritto a Scuola Cònia.

In »(spazi esclusi)« la materia definisce se stessa attraverso un processo di autorivelazione e manifestazione creando sinestesie lagunari volte a sottolineare l’economia circolare del mezzo stesso.
Giorgia Burzio

(she/her) (1995, Italia) ● IG WEB

Giorgia Burzio è una designer interdisciplinare e ricercatrice.

Nella sua ricerca traduce i dati ambientali intangibili e invisibili in oggetti, sperimentazioni di materiali ed esperienze. E’ interessata a come il design possa svolgere un ruolo di mediazione nel nostro rapporto con l'ambiente e il clima. Il suo approccio interseca design collaborativo e partecipativo, speculazione e materiali che mirano a una condivisione di conoscenze inclusiva, accessibile e collaborativa.

Attualmente lavora come Research Fellow presso il Dipartimento di Design del Politecnico di Milano. Ha conseguito un Master in Design presso la Konstfack University of Arts (Svezia) e collabora con FAYD, una piattaforma editoriale digitale.

»Gardenotopia« propone una visione multisensoriale e speculativa di un rapporto ecologico Venezia-laguna più equilibrato. In questo futuro ancora non avvenuto (o un presente alternativo?) le piante e gli organismi che prosperano in laguna danno vita a nuovi immaginari di adattamento alla esasperante profezia:

Venezia affonderà?

In collaborazione con alghe, piante alofite, cozze, acqua, sale.

Stefano Dealessandri

(he/him) (1998, Italia) ● IG WEB

Stefano Dealessandri ha studiato presso l’HAW Hamburg specializzandosi in New Media (Prof. Aram Bartholl) e alla Bezalel Academy of Arts and Design di Gerusalemme.

La sua pratica si sviluppa attorno all’indagine dell’ambiente (o degli ambienti) da cui è circondato, della loro materialità e dei »difetti« intrinseci: lacune, contraddizioni e assurdità degli spazi visivi e verbali con i quali interagiamo.

L’installazione eco-critica e multimediale »J’adore Venise« indaga l’intersezione tra iperturismo, capitalismo di sorveglianza e simulazioni, concentrandosi sulla complessa socio-ecosfera di Venezia.

Cosa succede quando il turismo diventa il narratore principale? Quando la narrazione turistica si infiltra nelle economie locali e diventa il principale strumento di place-making? Inevitabilmente, i vincoli temporali e spaziali dell’esperienza turistica ridefiniscono la percezione e la relazione con un luogo specifico.

Come afferma l'artista statunitense Ian Cheng nel suo libro »Live Simulations«, le simulazioni possono essere intese come una »palestra di realtà« dove comportamenti, schemi e narrazioni emergono sotto forma di coreografia per comprendere meglio ciò che ci circonda: il comportamento stesso diventa materiale per la composizione e la »Gestaltung«.

A questo proposito, possiamo ingannare narrazioni estremiste, romanticizzate e turistiche creando un’autenticità simulata? Il consumo virtuale di uno spazio è un'alternativa valida e più sostenibile? Come possiamo riformulare la narrazione estrattiva del capitalismo di sorveglianza attraverso strumenti digitali che mirano a restituire il mandato ai cittadini, agli utenti e ai racconti locali?

Info
Curatela

Carlos Casas

Art Direction

Stefano Dealessandri

Design

Giorgia Burzio, Stefano Dealessandri, Francesca Perpetuini

Fotografia

FABRICA / Nicola Pianalto, Riccardo Androni

Comunicazione

Angela Quintavalle, Loredana Rigato

Produzione

Stefano Bosco, Marta Celso, Daniela Mesina

In collaborazione con:

Venezia News, l'azienda vinicola Arcadia / Le Monde, partner tecnico della mostra e Dassie Gelato

Un ringraziamento speciale a Carlo Tunioli

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venerdì — domenica

10:00 — 18:00

Dove siamo
Dove siamo

Art-Night: 17 giugno 2023

Da venerdì a domenica ● 10:00 — 18:00