A Perfect House
L’intelligenza artificiale (IA) è una tecnologia informatica la cui presenza è diventata sempre più rilevante nella vita di tutti i giorni, influenzando le decisioni e plasmando le percezioni.
A Perfect House intende rappresentare i pregiudizi della società e il modo in cui l’IA riproduce strutture sociali stereotipate attingendo a informazioni provenienti da contenuti digitali generati dall’essere umano. L’artista si è ispirato al modo in cui la sua famiglia siede tradizionalmente a tavola, con il nonno a capotavola accanto ai parenti maschi e le donne in fondo al tavolo vicino alla cucina. Allegretti ha chiesto all’IA di immaginare e interpretare questa scena, generando nuove immagini.
Il risultato rivela come questa tecnologia rispecchi le norme e i pregiudizi tradizionali della società e allarga queste implicazioni a temi come il razzismo e l’iconografia di guerra. Il progetto mira a scoprire i modi silenziosi e subdoli in cui l’IA può consolidare le strutture sociali esistenti, sottolineando la necessità di pratiche di sviluppo più inclusive ed eque di questa tecnologia.
Statement dell’artista
Per sviluppare questo progetto, mi sono ispirato alla tradizionale disposizione dei posti a sedere nei momenti conviviali della mia famiglia, dove le norme patriarcali dettano la gerarchia. Nel mio lavoro mi addentro nell’intersezione tra tecnologia e società, concentrandomi sui pregiudizi presenti nei sistemi di intelligenza artificiale. Dopo aver osservato come erano disposti i posti a sedere, ho chiesto a diverse tecnologie di IA di immaginare la stessa disposizione e ho notato come la gerarchia si ripetesse. Questo progetto esplora il modo in cui questi sistemi riflettono e rafforzano le strutture sociali. Ritengo che questi temi critici siano diventati ancora più urgenti, poiché assumono una rilevanza sempre maggiore nel mondo di oggi.
Bio
Nato nel 1999 a Potenza, Alberto Allegretti si è avvicinato da giovane alla cultura underground attraverso i graffiti. Dopo aver completato gli studi in Graphic Design e Creative Direction alla Naba di Milano, ha iniziato la sua carriera di creativo. La sua ricerca spazia dalla grafica alla fotografia documentaria, dal video-making all’intelligenza artificiale immaginifica, con un’attenzione particolare ai conflitti sociali e geopolitici.