Giovedì 6 aprile alle 19:00 Mårten Spångberg, coreografo multidisciplinare e scrittore, sarà a Fabrica per una conferenza in presenza aperta al pubblico dal titolo What Is in an Image Is Not What an Image Is.
La lecture prende le mosse da due citazioni di Jean Luc Godard, entrambe apparse su Instagram in occasione della sua scomparsa nel 2022: “Dovremmo sostituire le idee vaghe con immagini chiare” e “Non è un’immagine giusta, è giusto un’immagine”.
Entrambe originate nel 1967, le due frasi risultano stranamente contraddittorie. Forse sono state citate entrambe per elogiare il regista, per un imbarazzante difetto di traduzione, per la tendenza di Godard all’universalismo, perché è “cool” menzionare Godard o per qualche altro motivo.
L’obiettivo di questo talk, tuttavia, non è quello di parlare di Godard, ma di partire da queste sue due frasi per analizzare le relazioni tra immagine, immaginazione, produzione estetica, ecologia e cambiamento climatico. Al centro della pratica multidisciplinare di Mårten Spångberg c’è l’individuazione e la comprensione delle relazioni tra informazione ed esperienza, concettualismo e concetto, cultura e arte, linguaggio e immaginazione, performatività e arcaismo, ancestralità e cambiamento.
Mårten Spångberg è un coreografo e scrittore multidisciplinare che vive e lavora tra Berlino e Stoccolma. Il suo interesse riguarda la danza e la coreografia in forma allargata attraverso una pratica sperimentale che si sviluppa in una molteplicità di format ed espressioni.
È attivo come performer dal 1994, e dal 1999, crea le proprie coreografie, dagli assoli alle opere su larga scala. Con l’etichetta International Festival, Spångberg ha collaborato con l’architetto Tor Lindstrand impegnandosi in progetti di valenza sociale.
Spångberg è anche curatore ed insegnante. Dal 2008 al 2012 ha diretto il programma MA My Choreography presso The University of Dance di Stoccolma ed ha insegnato presso The National Academy of The Art, Oslo, e HEAD, Ginevra.
Nel 2011 ha pubblicato il suo primo libro “Spangbergianism”.
Le sue performance più recenti “La Substance, but in English”, “The Internet”, “Natten” e “Gerhard Richter, une pièce pour le théâtre” hanno ottenuto un ampio riconoscimento.
Il suo lavoro è stato esposto a livello internazionale, tra cui Tate Liverpool, Witte de With, Le Magasin, Hayward Gallery, Haus der Kunst, Haus der Kulturen der Welt, CAC Vilnius, Hordaland Kunstcenter, Giessener Neue Kunstverein.
Oggi si dedica principalmente a temi ecologici e all’estetica post-antropocenica.
La conferenza di Mårten Spångberg fa parte del programma di residenza “Archaism” curato da Carlos Casas e prevede anche un workshop che sperimenta forme di accesso a stati e relazioni arcaiche.
