QISMET di Sevilâ Nariman-qizi
QISMET è uno spazio di liberazione-risonanza con le popolazioni indigene della penisola di Crimea, QIRIM, destinate a essere un caso di colonialismo colonizzatore stratificato causa-effetto. L’esperienza audio-visiva invita a seguire una linea temporale che attraversa il passato distorto attraverso sequenze visive di interpretazioni metaforiche. Una traccia visiva di logica errata e di potere imperiale che diventa visibile su larga scala.
A metà tra speranza e dolore, il concetto di QISMET suggerisce di affrontare l’inevitabile destino accettando il sapore amaro della verità per aprire le ali alle armi di guarigione.
qısmet [qırımlı] – una filosofia di accettazione di tutte le possibilità della vita, ma con la speranza di averne di migliori. Ciò che è destinato ad accadere accadrà. Lasciando passare la disperazione, abbracciamo il futuro che verrà.
Sevilâ Nariman-qizi
Nata a Yevpatoriya, in Crimea, Ucraina, Sevilâ Nariman-qizi (1993) è un’artista visiva interdisciplinare, che esplora i confini del graphic design insieme a un’enfasi sulle espressioni poetiche. Formata dal mare della Crimea e ibridata con l’identificazione ucraina, la sua pratica indaga e mette in discussione le cornici coloniali, tessendo connessioni tra passato e futuro e divagando sul presente. Seguendo una conoscenza basata sulla situazione, il suo lavoro si intreccia tra fatti e finzione metaforica: cercando la libertà, attraverso le profondità, fino alla superficie del destino.
@sevilyanarimanqizi