How to swallow an eye from a face

How to swallow an eye from a face

How to swallow an eye from a face è una serie di ritratti dei fabricanti di questa residenza. Lasciando che tutti si potessero esprimere liberamente, Frederik Marks ha cercato di creare unatmosfera in cui fosse possibile conoscere i suoi compagni più da vicino. Fotografando i riflessi su una superficie specchiata, crea immagini che offuscano le aspettative del modello e dello spettatore su come dovrebbe apparire un corpo. Questo metodo sposta anche la gerarchia tra il fotografo e chi posa, in quanto il primo, mentre scatta le foto, si trova accanto al soggetto, anziché di fronte.

 

Statement dellartista

Nel 2020 sono stato coinvolto in un grave incidente stradale e da allora porto con me una cicatrice sul ginocchio. Le mie esperienze personali si riflettono nelle mie sculture che raffigurano traumi, e nelle mie fotografie che ritraggono immagini distorte del corpo. In How to swallow an eye from a face mi sono ispirato al lavoro del fotografo Ira Cohen, che usava il foglio di Mylar, una sorta di superficie a specchio, per documentare i suoi amici in quellatmosfera psichedelica degli anni 70 e 80 di New York. Così, ho creato una serie che dà alla nostra generazione di fabricanti una presenza monumentale in qualità di ospiti di Fabrica30. Mentre fotografo i miei compagni, sto spalla a spalla con loro, riprendendo i loro riflessi sulla lamina dello specchio. Alcune immagini ricordano la pittura classica, altre sono giocose, ma ciascuna mira a esprimere la personalità del soggetto attraverso le sue pose e il suo abbigliamento.

Bio

Nato nel 1999 a Bochum, in Germania, Frederik Marks è un fotografo che si è laureato al London College of Communication nel 2020 prima di trasferirsi a Berlino. Lì si è unito al collettivo fotografico Visual Wellness e ha partecipato a una residenza organizzata dalla Culterim Gallery in un ex bunker antiaereo. Attraverso la fotografia e la scultura, Frederik costruisce opere che alterano la nostra percezione del tempo e delle dimensioni, esplorando i temi della morte e dellinstabilità della memoria, dando vita a un linguaggio visivo misticamente morboso. È stato nominato per diversi premi, tra cui la shortlist nella selezione giovani dei Sony World Photography Awards 2017 e il Palm* Photo Prize 2021.

 

@frederikmarks_

frederikmarks.com