Kalbrunnen – Scarti alla deriva di Sara Fiechter
Una docufiction e installazione che mostra un breve filmato con un’esperienza sonora e di diagrammi e disegni. Il documentario fa parte del film che segue la famiglia di Sara attraverso dialoghi e materiali d’archivio, ritraendo il forte contesto religioso in cui l’artista è cresciuta. Con la sorella, il fratello e il cugino cerca di svelare il passato all’interno di una setta, scoprendo le esperienze che hanno formato le persone che sono oggi. Con loro indaga la pratica dei rituali, prima in relazione al proprio credo e poi come modo per sopportare quella mancanza di significato in seguito al venir meno della fede.
La parte narrativa dell’opera approfondisce la pratica dei rituali e la ricerca del significato, attraverso un approccio favolistico. Sara è interessata al concetto di sincronicità: i suoi personaggi cercano segni e schemi nel mondo per sopportare la casualità della realtà e trovare un senso in un mondo che si suppone dominato dal caos e dalla fatalità.
Sara Fiechter
Originaria di Locarno, Svizzera, Sara Fiechter (1995) è un’artista interdisciplinare che si occupa di filmmaking e book design. Nel 2021 si è laureata al master di ricerca CCC Critical, Curatorial Cybermedia studies di Ginevra, Svizzera, e nel 2023 ha conseguito il diploma di regia e produzione creativa al CISA Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive di Locarno. Il suo lavoro ruota attorno alla narrazione e indaga lo spazio liminare tra realtà e finzione. Sara è interessata ai sentimenti di sconforto e disperazione in risposta alla crisi climatica e agli orrori che ci attendono nel futuro, che tratta attraverso personaggi cinici e ironici. I suoi alleati sono, tra gli altri, Werner Herzog, Arto Paasilinna, Aki Kaurismäki e Italo Calvino.